Domenico Ponzi
Questo palazzo è un piccolo museo: gli affreschi di Cadorin e di Del Neri, il mosaico di Matilde Festa Piacentini, un quadro di Tato, un dipinto di Pericle Gentili e il mio monumento ai caduti nella Grande Guerra.
Sono lo scultore Domenico Ponzi. Ho iniziato a scolpire che avevo quasi quarant’anni (nato nel 1891, scomparso nel 1973), ma direi di essermela cavata bene e se passate dalle Poste di Grosseto e di Palermo potete farvene un’idea.
A Gorizia, il mio Fante disteso - completava il monumento ai caduti – è stato fuso durante la seconda guerra mondiale per esigenze belliche. Nulla di personale, sia chiaro: anche un’altra statua in bronzo, di Napoleone Martinuzzi, che raffigurava Santa Gorizia ha subito la stessa sorte.