Al numero 23 dell’allora Piazza Grande, a fianco alla cappella dell’Arcivescovado, era situato l’ufficio di cambiavalute di Alberto Michelstaedter, padre del filosofo Carlo.
Fu un uomo colto e un letterato, presidente del gabinetto di letteratura e direttore dell’agenzia di Gorizia delle Assicurazioni Generali.