Nell’estate dello stesso anno, dopo le prime battaglie dell’Isonzo il fronte continuava a restare bloccato sul Calvario. Fu per questo che nel mese di novembre gli alti comandi italiani presero la dolorosa decisione di bombardare la città. “I primi obici da 280 tuonarono sulla città il 17 novembre. Dalle file di case abbandonate e silenziose, scosse dalle esplosioni, colonne di fumo e lingue di fiamme si alzavano verso il cielo nel crepitio degli incendi…”. Dopo la presa …
La strada dell’esilio, dopo aver toccato la Scozia e la Boemia, nel 1836 portò la famiglia reale a Gorizia, allora compresa nella regione del Litorale austriaco. Con la piccola città sulla riva dell’Isonzo, che accolse con affetto e simpatia i prestigiosi ospiti, si instaurò subito un legame profondo, consolidato dalla scelta di Carlo X e dei suoi discendenti di destinare il monastero francescano della …
Dopo il 1860 la costruzione della nuova stazione ferroviaria, lontana dall’antico centro storico, aveva reso necessaria l’apertura di un nuovo asse viario, un largo e spazioso viale, che guidò il successivo sviluppo del tessuto urbano e lungo il quale cominciarono a sorgere graziose ville immerse nel verde. Negli stessi anni una serie di circostanze contingenti, come la chiusura delle frontiere con l’Italia nel 1866, aveva favorito la promozione di Gorizia ad accogliente centro climatico per la nobiltà e l’alta borghesia …
Ripercorrendo il tragitto compiuto dal sovrano, lungo le strade addobbate con archi trionfali e insegne imperiali, il percorso conduce alla scoperta della Gorizia asburgica, la città per la quale il barone Carl von Czoernig, illustre pensionato imperiale conquistato dalla bellezza del paesaggio e dal clima, aveva coniato nel 1873 il felice appellativo di “Nizza austriaca”. Sono gli anni in cui Gorizia cercò di …
Gorizia nasconde diversi luoghi di suggestione che portano con sé una magia particolare e incantano i cuori e gli animi. Questi angoli sono stati mappati per permettere agli innamorati di scoprirli e di raggiungerli per rinnovare e riconfermare la promessa d’amore.
L’itinerario, proposto dal Liceo Artistico "Max Fabiani", presenta le più significative testimonianze dell’architettura razionalista a Gorizia.
Nei cent’anni del Secolo Breve, Gorizia ed il suo territorio sono stati testimoni di innumerevoli cambiamenti. Questi ultimi sono riconoscibili anche attraverso le Architetture della città. Palazzi, Chiese e Ville scandiscono prima il periodo Mitteleuropeo con le influenze della scuola di Otto Wagner (Max Fabiani, Antonio Lasciac e Silvano Barich),poi il Primo Dopoguerra e il Ventennio, durante i quali Razionalismo e Novecentismo dialogano con l’esigenza della Ricostruzione (Umberto Cuzzi e Angiolo Mazzoni) ed infine il secondo Novecento, in cui si …
Dall’epoca dei Conti di Gorizia, che ne ressero le sorti fino al 1550, quando, in virtù di passaggi ereditari, divenne dominio degli Asburgo, passando attraverso i regni di Maria Teresa e Francesco Giuseppe, la città ha conservato intatto il suo fascino mitteleuropeo, in cui convivono armoniosamente testimonianze medievali, barocche e ottocentesche.
Dai vigneti nasce l’uva, dalla quale si ottengono vini pregiati e apprezzati in tutto il mondo. Il percorso “Le Vigne di Oslavia” è un salto nella storia, con quattro punti storici (Ossario di Oslavia, Cippo Brigata Abruzzi, Obelisco dei 4 Generali, Cippo Granatieri di Sardegna) dedicati alla Grande Guerra. Ed è allo stesso tempo un cammino nell’eccellenza vitivinicola con le sette cantine del posto (Dario Princic, La Castellada, Primosic, Fiegl, Gravner, Radikon, Il Carpino). Oggi …
È una città molto tranquilla, non è trafficata e non vive ritmi frenetici neanche negli orari di punta.
Dà la possibilità quindi di godere, in ogni momento della giornata, di un’esperienza di running unica per un centro cittadino, perché permette di attraversare i luoghi più significativi e storici della Città (parchi e viali alberati, palazzi, monumenti, vie commerciali, piazze) senza le preoccupazioni del traffico o il disagio …
Documentata già in epoca medievale, la presenza ebraica a Gorizia si consolidò a partire dal Cinquecento, quando, nonostante le limitazioni e gli editti di espulsione, gli ebrei cominciarono a svolgere un ruolo economico sempre più importante. Il 24 marzo 1684 su ordine dell’imperatore Leopoldo I fu istituito il “ghetto”, situato nella “contrada di San Giovanni”, dove gli ebrei goriziani continuarono a svolgere le loro attività, in particolare la produzione di seta e …
Oggi, alcuni di essi non ci sono più, altri sono stati spostati, ma è ancora possibile ritrovarli lungo una sorta di Percorso del Tempo, che possiamo idealmente far partire ...
Al giorno d’oggi purtroppo molto s’è perso, ma permangono ancora qua e là testimonianze dell’antica vocazione commerciale della città.