I vigneti vengono lavorati nel pieno rispetto e amore per la natura: l'erba sfalciata, i sarmenti e le vinacce sono gli unici concimi per questo mineralissimo terreno, la “ponka”, roccioso in profondità e sfaldabile in superficie, e i trattamenti, solo con rame, zolfo e propoli, sono ridotti allo stretto necessario.
La vendemmia, manuale in cassette, avviene solo quando le foglie ingialliscono e i semi all'interno degli acini sono maturi. Dal 1995 si effettuano le prime vinificazioni con macerazione delle uve bianche, un metodo ancestrale, ripreso e sviluppato secondo le nuove conoscenze enologiche. L’uva viene diraspata, e bucce e mosto vanno in tini di rovere a fermentare spontaneamente, senza aggiunta di lieviti o altro né controllo di temperatura. Dopo questo variabile periodo di macerazione, si passa all’invecchiamento, sempre in botti grandi. In cantina il tutto si riduce quindi ad una semplice ma scrupolosa “osservazione” del vino, che viene al massimo travasato da un contenitore all'altro quando necessario, senza aggiunta di solforosa o altro, perseguendo quindi un'idea di naturalità senza compromessi.
Una volta imbottigliato, si passa al periodo di affinamento prima dell’immissione sul mercato, che avviene quindi dopo circa 7 anni.
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